Aiuti-quater: l’ok della Camera al disegno di legge

Aiuti-quater: l’ok della Camera al disegno di legge

 

 

Arrivato il voto finale della Camera: il testo ha incassato la fiducia e con 164 voti è divenuto legge. Le novità introdotte nell’iter parlamentare sono state convalidate: arrivano a totali 5 passaggi le cessioni del credito del Superbonus, confermata la garanzia SACE, misure per il caro energia fringe benefit fino a 3 mila euro.

 

Il principale “sforzo” del legislatore vuol contrastare il caro-energia e sostenere le imprese e le famiglie dal vertiginoso aumento dei prezzi. Risorse disposte e autorizzate a tal fine, come i 410 milioni di euro stanziati per l’anno 2022 per il rafforzamento dei bonus sociali per energia elettrica e gas.

Ecco a seguire un quadro delle principali novità del ddl approvato.

 

Tax credit acquisto energia-gas naturale

Si estende anche al mese di dicembre 2022 il riconoscimento dei crediti di imposta, già disciplinati dai DL n. 4, n. 17, n. 21, n. 50, n. 115 e n. 144 del 2022, in precedenza concessi per le spese sostenute fino ai mesi di ottobre e novembre 2022.

Ecco l’elenco dei crediti d’imposta interessati.

TAX CREDIT MISURA DEL CREDITO D’IMPOSTA
Imprese energivore 40% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel mese di dicembre 2022
Imprese gasivore 40% della spesa sostenuta per l’acquisto del medesimo gas, consumato nel mese di dicembre 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici
Imprese non energivore (ovvero dotate di contatori di energia elettrica di specifica potenza disponibile, pari o superiore a 4,5 kW, diverse dall energivore) 30% della spesa sostenuta per l’acquisto della componente energetica, effettivamente utilizzata nel mese di dicembre 2022
Imprese non gasivore 40% della spesa sostenuta per l’acquisto del medesimo gas, consumato nel mese di dicembre 2022, per usi diversi dal termoelettrico

Inoltre, il ddl approvato interviene sui termini per l’utilizzo e la cessione dei crediti, anche con riferimento ai precedenti crediti di imposta (relativi al terzo trimestre 2022 e ai mesi di ottobre e novembre 2022) dal 30 giugno 2023 è posticipato al 30 settembre 2023.

 

Riduzione accisa e IVA su alcuni carburanti

Confermata la proroga per la riduzione delle aliquote di accisa e precisamente:

– le misure ridotte d’accisa in vigore dal 22 marzo 2022 restano ferme fino al 30 novembre 2022 (in luogo del 31 dicembre 2022 come previsto nel testo originario del provvedimento);

dal 1° dicembre al 31 dicembre 2022 si dispone un aumento delle medesime aliquote.

Si proroga, inoltre, al 31 dicembre 2022 l’applicazione di un’aliquota IVA ridotta al 5%, alle forniture di gas naturale impiegato in autotrazione.

 

 

 

Tax credit carburanti attività agricola-pesca

Confermata la proroga al 30 giugno 2023 dei termini per l’utilizzo del credito d’imposta per l’acquisto del carburante, di cui al decreto Aiuti-ter (DL 144/2022) per le spese sostenute nel quarto trimestre 2022, alle imprese esercenti attività agricola, della pesca e agro-meccanica.

 

Close-out netting

Confermata la modifica alla disciplina con la revisione dell’art. 3-bis c.1 DL 130/2021.

 

Rateizzazione rincari bollette

Si consente alle imprese residenti in Italia, clienti finali di energia elettrica e di gas naturale, di richiedere ai relativi fornitori la rateizzazione dei rincari delle bollette elettriche, per i consumi effettuati dal 1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023 e fatturati entro il 30 settembre 2023. Con specifiche disposizioni per la rateizzazione e le polizze assicurative, nonché per la garanzia SACE per gli indennizzi corrisposti a fronte di crediti rimasti insoluti dei fornitori di energia-gas. Inoltre, si prevede che l’adesione al piano di rateizzazione costituisca un’opzione alternativa alla fruizione dei crediti d’imposta di cui al Decreto Aiuti-ter.

Si estende l’orizzonte temporale in cui SACE è autorizzata a concedere riassicurazione in favore delle imprese che hanno assicurato il debito risultante dalle fatture emesse entro il 30 giugno 2024, relative ai consumi energetici effettuati fino al 31 dicembre 2023. Si proroga dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023 il termine previsto per l’autorizzazione concessa a SACE dall’art. 15 DL 50/2022.

 

Tutela per i clienti domestici

Si proroga il regime di tutela del prezzo nel mercato del gas, disponendo che esso abbia termine a decorrere dal 10 gennaio 2024. A tal fine, novella l’art. 1 c. 59 L. 124/2017, in materia di concorrenza.

 

Combustibili alternativi e biocarburanti

Si interviene con misure specifiche per la promozione del passaggio di aziende a combustibili alternativi. Inoltre, si regolamenta la quota di biocarburanti sostenibili utilizzati in purezza che i singoli fornitori di benzina, diesel e metano sono obbligati a conseguire entro il 2030; nonché le eventuali sanzioni applicabili ai fornitori non virtuosi.

 

Trasporto pubblico

Si interviene con specifiche modifiche all’art. 27 DL 50/2017, in materia di trasporto pubblico locale (decreto Delrio).

 

Autotrasporto merci

Definito l’ambito soggettivo dei contributi, già previsti dal DL 144/2022, grazie alla precisazione che individua il contributo come erogabile esclusivamente alle imprese aventi sede legale o stabile organizzazione in Italia, e sempre nel rispetto della normativa europea sugli aiuti di Stato, delegando ogni relativo adempimento al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT).

 

Impianti solari fotovoltaici

Si introduce una norma di interpretazione autentica ai fini dell’applicazione dell’art. 2 c.173 L. 244/2007 in base alla quale, gli enti locali e le regioni sono i soggetti responsabili dell’esercizio e della manutenzione degli impianti e hanno diritto a richiedere e ottenere le stesse tariffe incentivanti previste a favore degli impianti architettonicamente integrati o realizzati su un edificio dal secondo, terzo, quarto e quinto conto energia, anche laddove ne abbiano esternalizzato la realizzazione, la gestione, la sicurezza sul lavoro, la manutenzione, compresa quella relativa al funzionamento e i relativi costi.

 

Cantieri e appalti

Il disegno di legge approvato interviene con novità in tema di affidamenti di lavori pubblici e, precisamente, per il decreto “sblocca cantieri” (DL 32/2019). L’articolo 10 è quello deputato a regolamentare l’argomento e le novità più significative sono state disposte successivamente, durante l’iter di conversione, al comma 2-bis e al 2-ter.

 

ART. DESCRIZIONE
10 c.1 Con un’integrazione al decreto sblocca cantieri si interviene al fine di specificare che l’obbligo, posto a carico del comune non capoluogo di provincia, di utilizzare, per gli affidamenti riguardanti il PNRR e il PNC, le stazioni appaltanti qualificate o anche le unioni di comuni, province, città metropolitane e comuni capoluogo di provincia, è previsto quando l’importo dell’affidamento è pari o superiore a:

150.000 euro, nel caso di lavori;

139.000 euro, nel caso di servizi e forniture, ivi compresi i servizi di ingegneria e architettura e l’attività di progettazione

10 c. 2 Il comma stabilisce quali sono le condizioni per la concessione, alle stazioni appaltanti destinatarie di finanziamenti del PNRR o del PNC, di contributi per fronteggiare gli incrementi derivanti dall’aggiornamento dei prezzari
10 c. 2-bis Proroga al 31 marzo 2023 i termini per l’affidamento dei lavori di realizzazione delle opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio che scadono tra il 1° luglio 2022 e il 31 dicembre 2022
10 c. 2-ter Conferma la validità delle procedure di affidamento utilizzate alla data del 31 dicembre 2022 dai comuni non capoluogo di provincia che non hanno usufruito di stazioni appaltanti qualificate o di enti sovracomunali, come le unioni di comuni, le province, le città metropolitane e i comuni capoluoghi di province

 

Fringe benefit

Per il periodo di imposta relativo al 2022, si prevede un regime di maggior favore in materia di esenzione dall’IRPEF per i beni ceduti e i servizi prestati al lavoratore dipendente e per alcune somme specifiche eventualmente erogate al medesimo, passa da 600 euro a 3.000 euro il limite di esenzione dei fringe benefit.

 

Le novità in tema di crediti d’imposta e misure per le imprese

Tax credit registratori di cassa

Arriva un contributo a favore degli operatori di commercio al minuto. Più precisamente si prevede un credito d’imposta riconosciuto per l’adeguamento, nell’anno 2023, del registratore telematico di emissione di scontrino fiscale con la tecnologia necessaria per la partecipazione alla nuova lotteria degli scontrini.

 

Tax credit settore cinematografico

In merito alla disciplina della cessione dei tax credit nel settore cinematografico s’interviene in riferimento ai limiti della responsabilità dei cessionari e si prevede che essi rispondano solo per l’eventuale utilizzo del credito d’imposta in modo irregolare o in misura maggiore rispetto al credito d’imposta ricevuto.

Si prevede che il recupero dell’importo corrispondente al credito d’imposta indebitamente utilizzato venga effettuato nei confronti del soggetto beneficiario, ferma restando, nel solo caso di concorso nella violazione, l’applicazione della disciplina del concorso di persone con riferimento alle sanzioni tributarie e alla responsabilità solidale del cessionario.

 

Esenzione IMU

Attraverso l’interpretazione autentica di alcune disposizioni del 2020, si dispone l’esenzione IMU – per gli anni 2021 e 2022 – e, precisamente: la seconda rata dell’IMU non è dovuta per gli immobili rientranti nella categoria catastale D/3 destinati a spettacoli cinematografici, teatri e sale per concerti e spettacoli, a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività ivi esercitate. Si chiarisce che, a seguito della riconduzione in regime de minimis della seconda rata IMU 2022, la fruizione della misura non è subordinata all’autorizzazione della Commissione europea.

 

Competitività delle imprese italiane

Si introducono norme finalizzate a sostenere la promozione della partecipazione di operatori italiani a società e imprese miste all’estero, intervenendo sulla L.100/90.

Si modifica, per rafforzare il sistema delle start-up innovative, l’art. 38 c. 3 DL 34/2020.

 

Le conferme per il Superbonus

Il ddl approvato conferma le novità introdotta durante l’iter di approvazione, ovvero quello licenziato dalla Commissione e approvato dal Senato. Ecco la sintesi delle principali novità:

  • l’agevolazione del Superbonus passa al 90% dal 2023;
  • il Superbonus al 110% è previsto sino al 31 marzo 2023 per le spese sostenute da persone fisiche sugli edifici unifamiliari, se alla data del 30 settembre 2022 sono stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo;
  • il Superbonus spetta nella misura del 90% per tutto il 2023 per le spese sostenute dalle persone fisiche per interventi su unità immobiliari, se si verificano le seguenti condizioni:
  • il contribuente è titolare di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità immobiliare;
  • la stessa unità immobiliare è adibita ad abitazione principale;
  • il contribuente ha un reddito di riferimento, calcolato secondo il nuovo comma 8-bis.1 DL 34/2020, non superiore a 15.000 euro.

 

Si ricorda che la Legge di Bilancio 2023 (art. 1 c. 894-895 L. 197/2022) ha previsto specifiche ulteriori condizioni per fruire nel 2023 del Superbonus ancora nella misura del 110%: il Superbonus al 110% è riconosciuto fino al 2025 ai soggetti del terzo settore che esercitano servizi socio-sanitari e assistenziali e i cui membri del consiglio di amministrazione non percepiscono alcun compenso.

Si prevede, inoltre, il riconoscimento di un contributo in favore dei soggetti che si trovano nelle condizioni di reddito di riferimento inferiore a 15.000 euro.

 

Cessione del credito

Si prevede la possibilità di ripartire l’utilizzo del credito residuo in 10 rate annuali, solo per i crediti d’imposta le cui comunicazioni di cessione o di sconto in fattura sono state inviate all’Agenzia delle entrate entro il 31 ottobre 2022.

Un maggior numero di cessioni del credito è previsto per gli interventi di efficientamento energetico e recupero edilizio, con la conseguenza che dopo la prima cessione, il credito può essere ceduto ancora al massimo per tre volte (in luogo di due) nei confronti di soggetti qualificati – ovvero banche, intermediari e assicurazioni. In complessivo, dunque, le cessioni dei crediti d’imposta legati ai bonus edilizi arrivano a 5 passaggi totali.

Per sopperire alle esigenze di liquidità delle imprese che hanno realizzato interventi edilizi rientranti nella disciplina del superbonus, si prevede che SACE conceda garanzie (art.15 DL 50/2022) in favore di banche, istituzioni finanziarie e soggetti abilitati al credito, per finanziamenti sotto qualsiasi forma a favore di imprese con sede in Italia che rientrano nella categoria del codice ATECO 41 (costruzione di edifici residenziali e non residenziali) e 43 (lavori di costruzione specializzati) e realizzano interventi previsti dall’art. 119 DL 34/2020 (Superbonus 110%).

 

Le misure per le zone colpite dall’alluvione e da eventi calamitosi

Si autorizza la spesa di 200 milioni di euro, per l’anno 2022, per fronteggiare gli effetti derivanti dagli eccezionali eventi meteorologici del 15 settembre 2022 per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza, in parte del territorio delle province di Ancona e Pesaro-Urbino e dei comuni ricadenti nella parte settentrionale della provincia di Macerata, limitrofi alla provincia di Ancona.

Si prevede ancora l’esenzione dall’imposta di bollo per le domande presentate per la richiesta di contributi, comunque denominati, previsti a favore dei soggetti colpiti da eventi calamitosi o da altri eventi eccezionali in conseguenza dei quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza dalle competenti autorità, nei casi in cui vi sia un nesso di causalità con l’evento calamitoso.

 

Le misure per il settore sportivo

Dopo la previsione che consente di pagare i versamenti tributari e contributivi già precedentemente sospesi, senza applicazione di sanzioni o interessi, entro il 22 dicembre 2022; si estende a cinque anni la durata massima dei contratti di licenza relativi ai diritti audiovisivi sportivi.

Inoltre, si aumenta di 10 milioni di euro, per il 2022, l’incremento del Fondo unico a sostegno del potenziamento del movimento sportivo italiano, già disposto dal DL 144/2022.

 

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